martedì 23 marzo 2010

ARTICOLO DEL CO-PRESIDENTE - "MOVIMENTO INFANZIA" BASILICATA

Di seguito riportiamo l'articolo sul Movimento per l'Infanzia  scritto dal co-Presidente della sede di Potenza  pubblicato sul "Quotidiano di Basilicata" il

IL “MOVIMENTO PER L’INFANZIA” IN BASILICATA

Da qualche mese opera in Basilicata il “Movimento per l’Infanzia”, quale sezione regionale dell’omonimo movimento nazionale.
Anche se ancora giovane, il Movimento sta già facendo passi importanti per diffondere ed attuare nel nostro territorio lucano le finalità che si propone.
Ci sono tante associazioni che rivolgono le loro attenzioni all’infanzia, ai bambini e credo siano tutte valide ma questa ha una particolarità progettuale importante, tende a modificare l’assetto sociale attuale dove l’adulto occupa in maniera massiccia e diciamo a volte addirittura prepotente ogni ambito decisionale, emarginando e soffocando, anche per colpevole sottovalutazione, il ruolo e le prerogative dei bambini e degli adolescenti.
Nessuno vuole disconoscere le fondamentali peculiarità formative degli adulti, la loro insostituibile missione educativa e di guida a favore dei piccoli, il ruolo di sostegno vitale verso chi ancora manca di tante autosufficienze.
Di contro è certamente vero che l’infanzia ha bisogno estremo di crescere, di far conoscere e di imporre, a volte con decisione, le proprie necessità auto esperienziali, la assoluta importanza di operare scelte vere e di comunicare, pretendendo un ascolto serio, le proprie emozioni, le proprie fantasie, le proprie paure, le proprie particolari angolazioni da cui guardano al mondo ed al futuro.
Recita lo statuto: “Il "Movimento per l'Infanzia" si pone l'obiettivo di promuovere una nuova cultura a favore dell'infanzia attraverso il contrasto all'adultocentrismo, valorizzando e promuovendo i principi dell'intelligenza emotiva, cercando di orientare le scelte politiche, la destinazione delle risorse, la sensibilità culturale del nostro tempo verso i bisogni dei bambini e favorendo la scoperta della ricchezza dei valori di cui i bambini sono naturali custodi”.
Promuovere una nuova cultura non è una cosa semplice, richiede tenacia e volontà non comuni, implica lo sradicamento di posizioni sedimentate, di usi, di schemi mentali e sociali, e questo è un compito difficile da attuare.
Ma non è impossibile e d’altro canto è indispensabile iniziare a crederci se si vuol dar luogo a quella rivoluzione copernicana in questo campo che darà alla persona nella sua età infantile la propria dignità affettiva, culturale e sociale.
Oggi i bambini vivono una esistenza mediamente comoda, hanno a disposizione le piccoli grandi cose che alla loro età hanno un valore particolare, quali una buona alimentazione, molti giocattoli, vestiti adeguati, assistenza sanitaria giusta, case confortevoli, istituzioni educative diffuse, occasioni per esprimere la propria creatività in ogni campo dal musicale allo sportivo.
Paradossalmente, però, tutto questo crea colpevoli alibi, il conforto materiale viene barattato con una scarsa attenzione e i bambini finiscono per essere trascurati proprio da quei soggetti che dovrebbero invece essere il loro riferimento certo e indifferibile.
Allora le tante cose positive prima elencate sfumano in una cortina di indecisione, di ansia, di smarrimento e l’infanzia diventa inesorabilmente una palude dove il bambino affonda senza appigli, senza mani cui aggrapparsi ma al contrario affannato e spinto giù da diffusa sufficienza, da troppa indifferenza, da colpevole abbandono.
Questo impegno, comunque non facile, non distrae il Movimento da problemi che sono ancora più evidenti e seri quali la violenza fisica e psicologica sui bambini ed in particolare la aberrante pratica della pedofilia.
L’attenzione verso questa vera e propria piaga sociale è massima e niente viene trascurato dal Movimento per abbattere eventuali muri di omertà in questo campo e per ricercare ogni rimedio possibile che riesca a limitare o, chissà, eliminare fenomeni così ingiusti.
Usare violenza verso una giovane vita non solo è un comportamento da delinquenti, da vigliacchi, ma significa anche aprire ferite che difficilmente potranno rimarginarsi, lesioni fisiche e morali che segneranno profondamente la qualità di vita degli sfortunati bambini coinvolti.
Il Movimento si attiva con tutte le sue forze in questo campo per sensibilizzare tutti i soggetti, istituzionali o privati, che possono contribuire a ridurre questi fenomeni sia attraverso campagne di denuncia di quanto costantemente viene perpetrato ai danni dell’infanzia, sia stimolando discussioni, attenzione, provvedimenti legislativi intesi a contenere al massimo queste violenze ed a colpire duramente chi le pratica.
Il “Movimento per l’Infanzia” della Basilicata, per riuscire sempre meglio nel suo impegno intrapreso, chiede quindi la partecipazione di chiunque si riconosca in queste finalità ed abbia voglia di dare una mano a perseguirle.
Ringraziando di cuore le già numerose e qualificate persone che ne fanno parte, si resta in attesa di nuove adesioni ma anche di segnalazioni di bisogni, consigli, attenzione, interventi in questo particolare, fragile ma affascinante settore della vita umana.



Sebastiano Zirpoli
Co-Presidente Movimento per l’Infanzia